[…] Dunque V. S. giudica, che l’affare del Kermes sia una bella cosa, e delle più utili che abbia fatto, et io non ne facevo alcun conto; perche V. S. sa quanti anni sono, che io l’avevo osservato nel tempo del Redi. Io però dico, che la miglior cosa cosa che io abbia fatto sia quello delli pellicelli che son causa del prurito ai corpi umani, et esso prurito incita il grattamento, et il grattamento fatto con le unghie fa che scatorischino bolle marcio se, e piaghe, te all’ora si chiama Rogna o scabia, che se un uomo fusse senza mani, e che non si grattasse, o pur senza unghie, certo, che non averebbe ne bolle marciose, ne Rogna, ne scabia. Come appunto succede a tutti i Rognosi che son pieni di bolle marciose e di piaghe eccetto nelle rene, perché le unghie non ci arrivono. Questa, questa, e poi questa dottrina si dovrebbe leggere su per le cattedre dei lettori delle Università, e farne almeno due lezzioni per settimana. Quì nell’istesso Livorno non ne vogliono sapere cosa alcuna. V. S. Che ne dice? […]

Estratto della lettera 411,  11 novembre 1712, Epistolario ad Antonio Vallisnieri