Il ‘600 italiano: tutto comincia da galilei.
Senza Galilei, non ci sarebbe Scienza e saremmo molto differenti da quello che siamo oggi. Tuttavia, la Biologia ha sempre mantenuto una sua originalità dovuta ad implicazioni umane, più genericamente organiche che spesso sfuggono ad applicazioni meccanicistiche.
Lo stesso Galilei arrancò, quando invece di moti perpetui e orbite, si dovette confrontare con la imprevedibilità delle forme di vita; cosa che riuscì molto meglio a Cestoni che non aveva conosciuto Galilei e neanche il suo lavoro.

Il ‘600 italiano: la rincorsa prima del ‘Grande Salto’.
Il ‘600 fu proprio questo: una lunga, interminabile fase di carica al termine della quale scattò il salto che stiamo ancora facendo. E come ogni fase di carica, il moto fu esattamente opposto a quello del lancio.
Per qualche decennio, il primo grande balzo in avanti fatto da Galileo con le sue teorie e soprattutto con le sue dimostrazioni, fu risucchiato lentamente nel gorgo del sapere tradizionale, ma conservò quella tensione che progressivamente caricò l’energia che si è poi sprigionata nel secolo dei Lumi. Furono queste tensioni ad abbattere certezze, mettere in discussione dogmi, richiedere atteggiamenti equivoci in tutti coloro che avevano ruoli pubblici rilevanti.
È proprio la precarietà di equilibrio su cui si costruisce la vicenda raccontata in LIR.
Danzare sul filo di una lama, diventa inaspettata necessità per alcuni dei protagonisti di questa storia: e questo li rende capaci di comportamenti e dimostrazioni che ai nostri occhi, sembrano irragionevoli e fantasiosi ma che per l’Uomo del tempo appaiono granitiche e quindi incontrovertibili.
Ecco la cornice in cui i fatti narrati su LIR si svolsero.
8 gennaio 1642

Ad Arcetri muore Galileo Galilei
Scompare l’artefice della più grande rivoluzione scientifica della storia. Oltre ad aver definitivamente abbattuto alcuni dei cardini su cui poggia il Sapere dell’uomo da millenni, Galileo Galilei ha perfezionato strumenti, come il microscopio e il telescopio, che permettono di indagare oggetti nascosti alla prospettiva antica. Si scoprono pianeti, satelliti, oggetti astronomici mai visti prima; ma soprattutto oggetti terrestri che erano invisibili all’occhio dell’uomo: l’effetto di queste nuove prospettive è spiazzante per gli intellettuali del tempo.
19 giugno 1657

Nasce a firenze "il cimento"
Il Principe Leopoldo de’ Medici inaugura ufficialmente a Palazzo Pitti la prima riunione della Accademia del Cimento, i cui membri, già da qualche anno, avevano cominciato ad incontrarsi e a condividere il proprio lavoro di allievi galileiani. L’investitura del Principe durerà fino al 1667 quando per dissidi interni e per la futura nomina di Leopoldo a cardinale, l’Accademia cesserà la propria attività. L’Accademia, fu la prima associazione ad avere come riferimento della propria azione il metodo scientifico galileiano.
1668

redi pubblica le "Esperienze"
Esperienze intorno alla Generazione degli Insetti è la prima spallata alla Teoria della Generazione Spontanea, che da millenni, assieme alla Teoria Umorale, è il caposaldo del Sapere. A scriverla è Francesco Redi, uno dei membri del Cimento da poco disciolto e autorità assoluta in campo scientifico, letterario e politico nel Granducato di Toscana.
23 maggio 1670

Muore ferdinando II
Il Granduca, sotto il cui regno Galileo era stato condannato e che ciononostante aveva dato grande slancio al nuovo sapere, muore colpito da ictus. A 5 anni di distanza scompare anche il fratello Leopoldo. Con l’ascesa al trono di Cosimo III lo sviluppo della ricerca subisce una decisa battuta d’arresto
1 luglio 1677

Inizia la controriforma
La data è quella della pubblicazione di un bando che impedisce agli ebrei di avere servitori cristiani: è il primo di una serie di atti che testimonia l’azione controriformatrice di Cosimo III non solo in ambito scientifico ma anche in campo politico ed etico: i Gesuiti vengono formalmente incaricati di ristabilire l’ordine morale e religioso nel Granducato.
maggio 1680

Redi incontra Cestoni
In trasferta con la Corte Medicea a Livorno, Redi incontra per la prima volta Cestoni nella spezieria che amministra. Il sodalizio durerà fino alla morte di Redi, nel 1697, e costituisce il terreno in cui la storia de L'(im)Brogliaccio si svolge.