Il PROFESSORE
Sì, va bene, Cestoni, Redi, Vallisnieri; questo pellicello che genera la rogna e che prima del XVII secolo tutti dicevano fosse effetto e non causa della malattia; e poi Simone Renucci con quella sua sparata proprio durante una lezione del dermatologo più famoso di Francia, Jean Louis Marc Alibert e Pasteur, e Koch… tutte storie incredibili, d’accordo, ma niente in confronto alla storia che devo raccontarvi io.
È una storia che racconta di come dal nulla si possano generare miracoli: fa bene, ricordare che ancora questo è possibile.

il vero sapere, quando il sapere era fatica fisica
La Storia di cui è stato testimone e protagonista il Professore, non è neanche minimamente paragonabile a quella che racconto in LIR e meriterebbe un altro libro, questo sì, vero e proprio racconto giallo.
La passione del Professore per la vicenda personale e professionale di Giacinto Cestoni nasce per esigenze di studio e lo ha accompagnato fino ad ora, visto che continua a cercare una frase, un testo, un’opinione, che metta in discussione le sue certezze, immerso tra pile di libri e appunti e sfiancato da una fatica che noi, che viviamo di web ed email, non sapremmo sopportare.
Ho numerato i post che trovate qui sotto, perché la storia del Professore (e quella di Cestoni), è di quelle che vanno prese a piccole dosi: una storia di più di mezzo secolo fa, va compresa perfettamente, perché alcune azioni, alcuni tempi, alcuni modi, sono sembrati impossibili anche a me fino a che non mi sono stati spiegati nel contesto in cui si sono svolti.

i post sul Professore
8 – E in un attimo, la luce. O meglio, il buio.
Finalmente il Professore, poteva dare una forma istituzionale alle sue ricerche. Malgrado il suo lavoro in clinica non subisse flessioni, ora aveva i suoi studenti in Facoltà a dargli una mano e nuovi stimoli. Come sua abitudine, anche in questo caso, non si fermò...
7 – Vi prego, solo 15 minuti di tregua…
Alla fine degli anni ’70, malgrado la sua passione per l’insegnamento, il Professore fu costretto a lasciare Roma. La Sapienza era il miglior posto per svolgere la sua professione, ma al momento, di soldi se ne vedevano davvero pochi e in rapporto allo sforzo, anche...
6 – Incredibile quel Cestoni!
Il bibliotecario chiamò il Professore per dirgli che forse aveva trovato qualcosa che poteva interessagli. Si trattava di un malloppo di un migliaio di pagine dattiloscritte e piene di segni di correzioni che lo stesso bibliotecario aveva trovato in un armadietto...
5 – Qualcosa deve venire fuori per forza.
“Se avessi avuto solo questo da fare, avrei risolto la questione in poco tempo; ma dovevo studiare e poi ancora darmi da fare con il tirocinio, la pacchia era finita”. La fine della pacchia era proprio la carriera universitaria. Erano finiti i tempi dei guanti...
4 – Introvabile.
L’archivio bibliotecario e ancora a pezzi dopo la fine della Guerra. Il Professore non può fare altro che prendere i libri di testo su cui studia e seguire la bibliografia. Scopre che la prima traccia scientificamente accertata che parli dell’eziologia acarica della...
3 – Le lezioni non mi bastano.
La Storia, quella vera, inizia qui, durante le lezioni di dermatologia del professor Monacelli, alla Sapienza. Il Professore, da specializzando, ha un incarico speciale: preparare i casi di scabbia per le lezioni. È li che rimane affascinato dalla miriade di...
2 – Ventisei, non pervenuto.
Alla fine degli anni ’50 le cose erano un po’ differenti da adesso in ambito di istruzione. Funzionava che di soldi non te ne servivano per fare l’Università, c’era necessità di nuova classe dirigente in ogni ambito lavorativo; ma dovevi essere bravo, bravo da non...
1 – Troppo bravo per stare qua.
"Sarei diventato un bravo dirigente in qualche ufficio pubblico qua intorno; ero bravo, ce l'avrei fatta sicuramente: ma io non volevo questo.” È il problema di quelli bravi. E quando dico “bravi”, non intendo chi ha talento, che il più delle volte si perde dietro il...