
Un Silenzio durato due secoli
LIVORNO, MAGGIO 1687.
Uno speziale, Giacinto Cestoni, trova un semplice rimedio per guarire dalla malattia più contagiosa di cui l’uomo abbia mai sofferto, la scabbia. Scrive un Manoscritto e lo invia a Francesco Redi, per la pubblicazione.
FIRENZE, LUGLIO 1687.
Francesco Redi pubblica la Stampa: il Mondo potrebbe, finalmente, liberarsi della scabbia.
Per secoli, quella scoperta, rimarrà solo sulla carta.

GLI ANTEFATTI
L’Europa del ‘600 e la corte Medicea: la spinta delle innovazioni galileiane fanno nascere i primi embrioni della Scienza Moderna

LA SCOPERTA
Uno speziale, appassionato di scienze naturali, cambia il corso della storia con la scoperta che fa nascere la Biologia Moderna.

La Lettera
In poco più di un mese, la notizia della Scoperta viene pubblicata per mezzo di una Lettera: si apre una nuova era per la Medicina.

L'Oblio
La Scoperta che potrebbe salvare milioni di vite umane, viene inspiegabilmente cancellata: non se ne saprà più nulla per 200 anni.
La Ricerca
Negli anni ’60 del secolo scorso, un giovane ricercatore si imbatte in uno dei pochi esemplari della Lettera rimasti in circolazione. Trova qualcosa di strano nell’impianto complessivo di quelle pagine, un’apparente illogicità inaccettabile per un testo di Scienza e da sempre considerata casuale da chi ci si è imbattuto prima.
Il Giallo
In quarant’anni di ricerca vengono alla luce un Manoscritto, che contiene parti importanti della Lettera ed un testo che ne sembra una copia in brutta: a Manoscritto, Brogliaccio e Lettera si uniscono decine di documenti che rendono ancora più di difficile soluzione la domanda più importante: perché la più grande scoperta della Scienza Medica, è rimasta inattuata per secoli?

“A parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire”
Di solito è così, Ockam difficilmente sbaglia. Il problema nasce quando i fattori vengono nascosti, alterati o distorti, che è più o meno quello che è successo in poche settimane a metà dell’anno 1687 tra Firenze, Pisa e Livorno.
Questa storia di più di 330 anni fa sembra roba dei nostri giorni: una vicenda lineare in apparenza, facile da tradurre e ancor più semplice da spiegare. In realtà, chi l’ha congegnata ha realizzato due piani narrativi paralleli che benché trattassero le stesse tematiche, avessero gli stessi protagonisti, vivessero nei stessi luoghi non si sono mai incontrati se non in una estate del 2005, quando era troppo tardi per dare il giusto riconoscimento ai ‘buoni’ e condannare i ‘cattivi’; ma soprattutto, salvare qualche milione di vite umane.

È partito tutto dall’analisi
di questi documenti
A metterli insieme non c’è voluto molto tempo, erano quasi tutti disponibili, alcuni da secoli.
Il Manoscritto Cestoni
Rimasto nascosto tra le carte di Francesco Redi, il Manoscritto Cestoni (Manoscritto 301, custodito presso la Biblioteca Città di Arezzo) è la chiave di volta di questo romanzo. È stato rinvenuto da Alberto Razzauti nel 1927.
La Stampa Redi
Più correttamente Osservazioni intorno ‘a pellicelli del corpo umano fatte dal dottor Gio: Cosimo Bonomo e da lui con altre osservazioni scritte in una lettera all’Illustriss. Sig. Francesco Redi (e che per mia comodità trovate spesso riportato come Stampa Redi) è l’unico documento conosciuto fino al 1927: solo su questa Lettera si è basata la versione comunemente accettata sull’azione di umori corrotti, acaro e scabbia.
Il Brogliaccio Redi
È la copia realizzata da Francesco Redi per mandare in stampa il Manoscritto Cestoni: il Professore l’ha chiamata Brogliaccio Redi. Tra gli ultimi giorni di giugno e i primi di luglio, Redi distese questo documento che poi diventò la Lettera che nel libro è chiamata Stampa Redi.
L'Epistolario Cestoni - Vallisnieri
Una autentica minieradi informazioni non solo u questa vicenda ma sul sistema che Giacinto Cestoni impiegava nella sua ttività di ricerca:“Io non hò genio, se non a quelle cose nuove, che possono vedersi, e toccarsi”
La Stampa Vallisnieri
Forse l’unico tentativo pubblico di rendere giustizia al lavoro di Cestoni mentre lo speziale era in vita. realizzato intono al 1712 da Antonio Vallisnieri, è uno dei cardini della ricerca che trovate in LIR.
Gli altri documenti
Oltre ai questi principali documenti, molti altri sono stati quelli di cui trovate traccia in LIR: li continuo a raccogliere in questa pagina.
Il Blog di LIR.com
Nel Blog di LIR.com trovate di tutto: documenti (riservati agli utenti registrati), video, testi pescati qua e là nel web, le interpretazioni che sulla vicenda hanno dato molti ricercatori.
8 – E in un attimo, la luce. O meglio, il buio.
Finalmente il Professore, poteva dare una forma istituzionale alle sue ricerche. Malgrado il suo lavoro in clinica non subisse flessioni, ora aveva i suoi studenti in Facoltà a dargli una mano e nuovi stimoli. Come sua abitudine, anche in questo caso, non si fermò...
Teoria Umorale e rogna: la cura uccideva più della malattia.
La Teoria Umorale, fu concepita da Ippocrate di Coo e può essere considerata il più antico tentativo di ipotizzare una spiegazione dell’insorgenza delle malattie. Ippocrate definì l’esistenza di quattro umori base, ovvero bile nera, bile gialla, flegma ed infine il...
7 – Vi prego, solo 15 minuti di tregua…
Alla fine degli anni ’70, malgrado la sua passione per l’insegnamento, il Professore fu costretto a lasciare Roma. La Sapienza era il miglior posto per svolgere la sua professione, ma al momento, di soldi se ne vedevano davvero pochi e in rapporto allo sforzo, anche...
Dicono di LIR
Se fosse veramente andata così, sarebbe da riscrivere mezza storia della Medicina; ma dopo aver letto questo libro, faccio fatica a credere che possa essere andata in un altro modo. La ricerca di cui si parla nel libro è da Nobel.
Vorrei davvero conoscere il Professore, se esiste.
Un libro storico – semi mascherato come romanzo, probabilmente perchè l’autore – come lui stesso spiega non è un accademico, ma fondato su solide basi e che include copia dei manoscritti. Sicuramente non un edizione critica da accademico, ma un buon libro.
Racconta qualche retroscena sulla publicazione dei primi dati reali sperimentali sulle cause della scabbia – una delle prime indicazioni concrete della falsità delle teorie della generazione dai fluidi interni del corpo, e dell’applicazione di metodi scientifici alla medicina. Da dove ben si vede cosa significasse pensare diversamente nel ‘600, e come sia potuto succedere che certe scoperte siano di fatto state seppellite sotto la sabbia per restarci un altro paio di secoli.
Non molto differente da quello che succede nella vita di ogni giorno: quello che fa pensare è che ci scandalizziamo per i morti di violente atrocità quando gesti più innocenti creano disastri ancora più grandi. Non è un capolavoro della letteratura, ma da da pensare e la ricerca storica mi sembra perfetta.

Ne nasce uno ogni 100 anni

Affabulatore. Non saprei trovare una parola differente per definire il non-protagonista di questo libro. Magari aggiungerei l’aggettivo sinuoso perché subdolo, ambiguo, falso, infido o ingannatore mi sembrano aggettivi un po’ troppo diretti per una personalità così raffinata e capace di occupare con la sua flessuosità gli interstizi di qualsiasi ragionamento logico, rigonfiandoli e mutandone la forma.
Sinuoso, sì. Il non-protagonista di LIR è un affabulatore sinuoso, ma uno di quelli che nascono un volta ogni secolo: il divertimento che ho provato nello smascheralo sta tutto qui.
